Preliminare di compravendita: Cos’è, come funziona e quanto costa?

Il compromesso tra venditore e acquirente, noto anche come preliminare di compravendita, è essenziale nel processo di acquisto di una casa. Questo accordo può essere registrato alla presenza di un notaio per garantire una maggiore sicurezza legale, ma anche una scrittura privata ha piena validità legale.

Nella stipula del preliminare di compravendita, venditore e acquirente definiscono tutti gli elementi fondamentali che saranno poi riportati nel contratto definitivo. Tra questi, il prezzo di vendita dell’immobile, la descrizione delle caratteristiche dell’immobile, i dati catastali, l’indirizzo e l’impegno reciproco a procedere con la compravendita.

Il compromesso ha effetti immediati sui eventuali creditori del venditore. Una volta firmato, i creditori non potranno pignorare l’immobile né richiedere nuove ipoteche.

Il preliminare può includere clausole accessorie che, pur non essendo obbligatorie, fissano dettagli importanti per il contratto definitivo, come la data di stipula, le penali per inadempienza e l’importo della caparra o dell’acconto.

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La stipula di un compromesso comporta il versamento di diverse imposte. In particolare, è prevista un'imposta proporzionale del 3% su ciascun acconto nel caso in cui la vendita sia soggetta a imposta di registro, come avviene negli acquisti tra privati. Per concludere la procedura, è necessario versare 200 Euro per l'imposta di registro e un'imposta proporzionale dello 0,50% sulle somme versate a titolo di caparra confirmatoria. Scopri tutti i dettagli sulle imposte legate alla stipula del compromesso per essere preparato al meglio nel tuo percorso di acquisto immobiliare.