Qual è l’obiettivo del bonus facciate 2021?
Come già il Superbonus 110%, anche il bonus facciate rientra tra le agevolazioni che mirano a risanare parte della propria abitazione spendendo una frazione minima, o nulla, dei costi totali. Riconfermato dalla legge di bilancio 2021, il bonus permette di consolidare o riqualificare le facciate della propria abitazione entro il 31 dicembre di quest’anno.Come già il Superbonus 110%, anche il bonus facciate rientra tra le agevolazioni che mirano a risanare parte della propria abitazione spendendo una frazione minima, o nulla, dei costi totali. Riconfermato dalla legge di bilancio 2021, il bonus permette di consolidare o riqualificare le facciate della propria abitazione entro il 31 dicembre di quest’anno.
Quali sono gli immobili ammessi al bonus facciate 2021?
Le categorie di immobili che hanno accesso al bonus facciate sono sostanzialmente due. Innanzitutto gli edifici costruiti nelle cosiddette parti di territorio parzialmente edificate, ovvero dove la percentuale di edifici copre almeno il 12,5% della superficie totale, oppure tutti gli edifici costruiti in agglomerati urbani con carattere storico, artistico o pregio ambientale particolare. A questi possono aggiungersi anche gli immobili assimilabili ai due casi precedenti tramite predisposizione di una certificazione urbanistica.
Voglio usufruire del bonus facciate 2021: che requisiti devo avere?
La platea dei beneficiari è molto ampia: possono infatti accedere al bonus facciate 2021 sia i proprietari che gli inquilini, residenti o meno sul territorio nazionale, sia sotto forma di persone fisiche che anche come enti pubblici o privati, società o associazioni di professionisti. L’importante è possedere a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di risanamento e sostenere le spese dei lavori.
Quali tipi di intervento rientrano nel bonus facciate?
Anche in questo caso le tipologie di lavori edilizi coperti dal bonus sono numerose: dal consolidamento o recupero delle facciate alla tinteggiatura, dalle operazioni di pulizia al rinnovo, dal rifacimento degli ornamenti esterni e dei balconi alle operazioni di sostituzione delle grondaie e dei parapetti. Rimangono esclusi dall’accesso all’agevolazione gli interventi relativi a cancelli, infissi, portoni e vetri. I bonifici, per essere ammessi al bonus, devono tassativamente contenere la causale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o codice fiscale della ditta o professionista che si è occupato dei lavori.
Al termine dei lavori è importante conservare tutta la documentazione degli interventi (fatture, ricevute bonifici, documentazione amministrativa, eventuali domande di accatastamento) da produrre in caso di controlli.
Una menzione a parte va fatta per gli interventi sulle facciate che contribuiscono anche a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, come accade ad esempio agli immobili con certificazione energetica (CasaClima, PassivHaus, ANAB-ICEA). In questo caso, oltre ai passi precedentemente descritti, chi svolge i lavori deve compiere ulteriori tre passi: richiedere l’asseverazione di un tecnico che le opere siano conformi al progetto, richiedere ad un tecnico certificato l’APE, ovvero l’attestato di prestazione energetica e, ultimo passo, inviare telematicamente all’ENEA entro e non oltre 90 giorni dalla fine dei lavori, la scheda descrittiva degli interventi eseguiti. Un documento utilissimo per vedere in dettaglio tutti passi necessari ad accedere al bonus è la Guida ufficiale al bonus facciate predisposta dall’Agenzia delle Entrate.
Come avviene il recupero degli importi tramite bonus?
Il bonus facciate non prevede limiti massimi di spesa. La detrazione avviene in un periodo di dieci anni attraverso altrettante quote annuali, ma come già accaduto per il Superbonus 110% anche in questo caso è possibile attivare la cessione del credito tramite banca di fiducia.
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