Il progetto sviluppa il tema posto interpretando secondo un approccio progettuale contemporaneo il tipo della casa unifamiliare isolata, con copertura a falde, introducendovi alcuni elementi di vibrazione del quadro compositivo.
L’edificio infatti, funzionalmente organizzato a livello planimetrico, si sviluppa nelle tre dimensioni attraverso una sorta di processo decostruttivo che palesa volumetricamente la separazione interna tra spazi diurni e notturni.
Gli spazi di soggiorno e lo studio, allineati alla pubblica via, e quelli retrostanti costituiti dalle camere da letto, assumono così carattere di corpi autonomi seppure tenuti in relazione dal corridoio centrale più basso rispetto ai colmi delle coperture, occupato all’interno dalla scala di comunicazione col piano interrato.
L’edificio, pur dichiarando una propria unitarietà si configura come sistema complesso di elementi architettonici strettamente interrelati, che interagiscono con l’esterno tramite modalità differenziate: aperture generose a pavimento negli spazi di soggiorno verso il giardino interno, più tradizionali a finestra nelle stanze da letto e nei servizi igienici.
La sua conformazione complessiva, il rapporto che i diversi elementi (corpi edilizi, box, coperture pensili in aggetto) intrattengono tra loro, oltre che a reinterpretare come detto un tipo edilizio tradizionale, indagano la possibilità di richiamare nel progetto le forme delle automobili F3 da corsa costruite da Lino Branca, garantendo al contempo che tali suggestioni non appaiano banali o peggio non erodano il carattere dell’edificio.
In tal senso si leggono le inclinazioni “lunghe” introdotte in alcuni elementi quali la copertura pensile, nel tentativo di materializzare architettonicamente le carene delle formula 3 degli anni Settanta.
In ogni caso, l’azione di progetto, è stata indirizzata nel senso di una dissimulazione entro il quadro complessivo delle suggestioni determinate dal riferimento alle auto da corsa, non già ad un immediata enunciazione delle medesime.
Così facendo l’architettura mantiene un carattere proprio e specifico senza che tali suggestioni possano apparentarla in maniera evidente alle auto; intenzione questa non perseguita nello svolgimento del progetto.
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