Se sei un cittadino italiano residente all’estero e vuoi acquistare la tua prima casa in Italia, c’è una notizia che potrebbe fare la differenza per te. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che puoi accedere ai benefici fiscali del Bonus Prima Casa anche se l’immobile si trova in un Comune diverso dalla tua ultima residenza italiana. Ma non solo: se hai venduto una casa acquistata con il bonus e vuoi investire in un terreno edificabile all’estero per costruire la tua abitazione principale, le agevolazioni fiscali restano valide. Scopriamo insieme i dettagli.
Acquisto di un immobile in un Comune diverso dall’ultima residenza
Un cittadino italiano trasferito all’estero per lavoro ha chiesto all’Agenzia delle Entrate se potesse usufruire del Bonus Prima Casa per l’acquisto di un immobile situato in un Comune in cui aveva vissuto in passato, ma non in quello della sua ultima residenza italiana. La risposta è stata positiva: la normativa riconosce il legame del contribuente con il territorio italiano non solo in relazione al Comune dell’ultima residenza, ma anche a quelli in cui ha vissuto o lavorato prima di trasferirsi all’estero.
In pratica, se prima di espatriare hai risieduto in più Comuni italiani, potrai comprare casa in uno di essi e beneficiare delle agevolazioni fiscali, a patto che siano rispettati tutti gli altri requisiti previsti dalla legge.
Acquisto di un terreno edificabile all’estero
Il secondo chiarimento riguarda chi è iscritto all’AIRE e ha venduto la propria abitazione in Italia prima dei cinque anni previsti dalla normativa, con l’intenzione di acquistare un terreno edificabile all’estero per costruire la sua nuova casa. Anche in questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha confermato la validità del beneficio fiscale, purché entro un anno dalla vendita sia realizzata almeno la struttura essenziale dell’edificio.
Non è necessario completare la costruzione entro un anno, ma deve essere evidente che l’immobile è in fase avanzata e destinato a diventare la residenza principale. Per dimostrare il rispetto di questa condizione, sarà necessario fornire documentazione specifica, tra cui:
• atto di acquisto del terreno;
• progetto di costruzione e permessi edilizi delle autorità locali;
• documenti che attestino la residenza abituale, come bollette di acqua, luce e gas;
• traduzioni ufficiali dei documenti in italiano, conformi alla Convenzione dell’Aja del 1961.
Inoltre, sarà necessaria una certificazione che confermi la destinazione edificatoria del terreno e l’assenza di vincoli che impediscano la costruzione dell’abitazione.
Questi chiarimenti aprono nuove opportunità per chi vive all’estero e vuole acquistare una casa in Italia o costruire la propria abitazione principale fuori dai confini nazionali. Se rientri in una di queste casistiche, potresti accedere alle agevolazioni fiscali, ma è fondamentale rispettare tutti i requisiti previsti. Per non incorrere in errori, è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto che possa guidarti nella gestione della pratica e assicurarti il massimo vantaggio dal Bonus Prima Casa.