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Mutui: che anno è stato il 2023? Vi presentiamo i dati

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Lo scorso anno è stato caratterizzato dall’incertezza dei mercati finanziari e da cambiamenti repentini. Vediamo come la situazione ha influito sui mutui
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Lo scorso anno è stato caratterizzato dall’incertezza dei mercati finanziari e da cambiamenti repentini. Vediamo come la situazione ha influito sui mutui

Com’è andato il 2023 sul fronte mutui? Diamo un’occhiata ai dati relativi ai finanziamenti ottenuti dalle famiglie italiane per l’acquisto dell’abitazione, per tracciare il quadro della situazione nell’anno andato agli archivi.

In un contesto caratterizzato da tassi di interesse instabili e mutevoli, lo scorso anno è stato un esempio di come l’incertezza dei mercati finanziari possa impattare su chi si accinge a sottoscrivere un mutuo per l’acquisto della casa.

Il 2023 ha segnato come non mai un susseguirsi di cambiamenti repentini, fatto di pareri contrastanti e di veloci inversioni di tendenza.

In base ai dati interni di Kìron Partner SpA, l’acquisto della prima casa resta lo scopo primario; nell’ultimo trimestre del 2023, infatti, il 93,5% delle richieste di mutuo ha questa motivazione, valore leggermente in ribasso rispetto al 97,4% del primo trimestre.

Quanto ai tassi di interesse, all’inizio del 2023, nonostante l’ascesa costante, Kìron registra che il 31% dei mutuatari ha fatto la scelta “coraggiosa” di optare per il mutuo a tasso variabile, mentre il 63% ha preferito la sicurezza del tasso fisso. L’ultimo trimestre dello stesso anno ha dato invece segnali diametralmente opposti: l’imprevedibilità nell’andamento dei tassi ha spinto le preferenze verso il tasso fisso, che ha raggiunto quasi il 90%. Viceversa, la quota di mutui a tasso variabile è crollata al 7,2%.

Valore medio dei mutui, un dato in ribasso

Parallelamente a questa drastica inversione, si è verificato un significativo ribasso del ticket medio del mutuo erogato tra il primo e l’ultimo trimestre dell’anno: il valore del mutuo medio è sceso a 114 mila euro, rispetto ai 118 mila euro registrati all’inizio dell’anno. In sintesi, finanziamenti più contenuti a condizioni certe seppur a maggior costo. Questo cambiamento riflette l’adattamento delle decisioni degli acquirenti alle mutevoli condizioni del mercato, evidenziando la necessità di flessibilità e tempestività nella gestione delle scelte finanziarie.