Come sta andando il mercato immobiliare? I dati sulle comprarevendite ci possono dire molto, ma non tutto. Contano anche le impressioni di chi lavora quotidianamente nel settore. Bankitalia, assieme a Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate, ha condotto un sondaggio realizzato su un panel di 1.441 agenti immobiliari, ascoltati tra il 27 marzo e il 29 aprile del 2024. Vediamo cos’è emerso.
Secondo gli operatori del settore, nel primo trimestre di quest’anno si attenuano le difficoltà per i compratori di ottenere un prestito per l’acquisto di una casa, un trend parallelo e in sintonia con il rialzo della percentuale di acquisti finanziati con mutuo che, per la prima volta dalla fine del 2022, è tornata a crescere invertendo la precedente tendenza negativa.
Secondo il Sondaggio congiunturale, i prezzi delle case permangono stabili nel corso del primo trimestre del 2024, tuttavia una percentuale minima di operatori, dal 9,2% nella precedente rilevazione all’attuale 13,9%, è tornata a registrare un aumento delle quotazioni. Un leggero rialzo che però ancora non bilancia la percentuale di coloro che riportano una diminuzione dei prezzi e che comunque resta al 20,5%, pur calando dal 24,8% registrato in precedenza. In particolare, sono le zone urbane del Centro-Italia che per gli agenti immobiliari registrano la percentuale in diminuzione dei prezzi più rilevante, 28,6%, rispetto al trimestre di riferimento.
Tempistica degli acquisti e sconti
Lo sconto medio sui prezzi delle abitazioni rispetto alle richieste iniziali del venditore è rimasto invece pressoché invariato e quindi ad un livello molto contenuto. Infatti, le diminuzioni di prezzo, rispetto alla richiesta iniziale del venditore, hanno un valore medio pari all’8,3 per cento. Al riguardo, anche i tempi di vendita sono sostanzialmente stabili e al quanto ridotti, in media 5,9 mesi dall’avvio della contrattazione.
L’incognita dei mutui in corso d’assestamento
Le difficoltà di ottenere un mutuo si sono attenuate. Infatti, la quota degli operatori che segnalano problematicità o impedimenti nell’ottenere un finanziamento da parte degli acquirenti arretra al 23,7 per cento, più di dieci punti percentuali al di sotto dei valori raggiunti nel III trimestre del 2023. Un effetto diretto di tale trend è visibile nella percentuale effettiva di acquisti finanziati con mutuo che, per la prima volta in crescita dalla fine del 2022, s’attesta al 62,5 per cento. Rispetto a questo valore generale medio, spicca il corrispondente dato, molto più in basso, 52, 8 per cento, che si registra nel Sud e nelle Isole, indicatore d’una maggiore difficoltà in queste aree del Paese nell’ottenere i finanziamenti necessari.
Locazioni, nuovo boom
Si consolida anche nel primo trimestre il trend di crescita dei canoni di affitto. In particolare, più della metà degli agenti immobiliari, il 53,1%, segnala un aumento dei canoni di affitto. È il valore che marca un nuovo massimo dall’avvio dell’indagine. A livello territoriale, il rialzo maggiore è indicato in misura più accentuata nelle aree urbane del Mezzogiorno e del Nord-Est, rispettivamente pari al 63,1% e al 62,5%. Peraltro, stretto resta lo spazio per eventuali sconti, infatti in media, rispetto alle richieste iniziali del locatore, è pari al 2,1%, un valore che permane contenuto nel confronto storico.