Cosa cercano gli acquirenti che si affacciano sul mercato immobiliare? Quali sono le tipologie più ricercate? Sono le domande a cui risponde un’analisi dedicata alla domanda e basata su dati raccolti a luglio 2024.
Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, la domanda nelle grandi città appare oggi concentrata prevalentemente sul trilocale che raccoglie il 40,2% delle richieste. A seguire il bilocale con il 25,5% e il quattro locali con il 22,1%. Il trilocale, quindi, si conferma la tipologia più ricercata. Il piccolo taglio, appetibile per chi ha bassa disponibilità di spesa e per gli investitori che in genere scelgono questa tipologia, si conferma come soluzione abitativa apprezzata.
Immobiliare: cosa cercano gli acquirenti in città?
Si nota, al contrario, una diminuzione della concentrazione della domanda sui tagli più ampi, come conseguenza dell’aumento dei prezzi che sta interessando le metropoli e dell’esaurirsi della spinta data dalla pandemia alla ricerca di abitazioni più ampie. Il trend si conferma ormai da quattro semestri.
Se il trilocale prevale a livello italiano, è il bilocale la tipologia più ricercata a Milano (46,6%), unica tra le grandi città a fare eccezione per la presenza importante di investitori e single tra gli acquirenti e per essere la città più costosa d’Italia, con un prezzo medio di 4.300€ al mq per una tipologia usata e 5.000 € al mq per il nuovo.
Il quattro locali prevale in modo importante a Genova (43,9%) città dove i prezzi sono decisamente più contenuti e si aggirano intorno a 1.140 € al mq per la tipologia usata e 1.640 € al mq per quelle di nuova costruzione.
L’analisi della domanda nei capoluoghi di regione che non sono grandi città, conferma il trilocale come tipologia più ricercata con percentuali naturalmente più elevate (51,7%), seguito dal quattro locali (23,6%). Segue il bilocale che raccoglie il 20,7%. In queste realtà cresce la percentuale di richieste di quattro locali. Tra i capoluoghi di regione la percentuale di richieste di trilocali è più elevata a Catanzaro (65,0%) e a Venezia (64,9%).