L’ultima edizione delle Statistiche Trimestrali dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate è ricca di preziose informazioni riguardo all’andamento del segmento residenziale. Diamo un’occhiata ai dati più interessanti.
Emerge innanzitutto come gli acquisti di abitazioni crescano in tutto il Paese. Nel mercato delle locazioni, l’aumento è generalizzato a Milano a fronte di un segno negativo a Roma.
Nel trimestre estivo del 2024 sono state vendute più di 161mila abitazioni, 4mila in più rispetto allo stesso trimestre del 2023. La crescita degli scambi di abitazioni, +2,7%, prosegue e accelera rispetto al periodo precedente (era +1,2% lo scorso trimestre).
I comuni più piccoli, quelli situati in provincia, crescono maggiormente, +2,8%, rispetto alle città capoluogo dove l’incremento si ferma al 2,4 per cento. Luglio è il mese in cui c’è un’accentuata crescita delle compravendite, pari a +8,8%, con intensità simile sia nei comuni minori che nei capoluoghi. Negli altri due mesi del trimestre, agosto e settembre, si sono invece registrate delle flessioni.
In questo trimestre, secondo l’Osservatorio, si scelgono case di ampia metratura, oltre i 115 mq, che infatti crescono a un ritmo più serrato, del 3,8 per cento. Dal canto opposto, hanno riscosso successo anche le case di taglio molto piccolo, inferiore a 50 mq, con rialzi del 3 per cento.
Le vendite sono in crescita in tutte le più grandi città con le due sole eccezioni di Milano e Napoli, in calo del 4,8% e del 3,6% rispettivamente. Torino mostra l’incremento degli scambi più elevato, +9,6 per cento. È buona la performance dei mercati di Genova e Palermo, con volumi in crescita di oltre il 7%, e di Firenze, +6,2 per cento. Le variazioni positive sono più contenute a Roma e Bologna.
Aumenta la quota percentuale di acquisti con agevolazione prima casa e si attesta al 73% del totale delle scelte effettuate dalle famiglie. Roma è la città con la quota più elevata di acquisti di prime case, il 75% circa.
I tassi di interesse sono in calo per il terzo trimestre consecutivo e incentivano le compravendite assistite da mutuo ipotecario; infatti, la quota di persone fisiche che hanno acquistato abitazioni ricorrendo a un mutuo ipotecario supera il 44%, dato in crescita rispetto allo scorso trimestre.
Immobiliare: il punto sul mercato delle locazioni
Tra luglio e settembre sono state locate oltre 210mila abitazioni, oltre 2mila in più rispetto allo stesso periodo del precedente anno, la crescita è pari all’1,1 per cento. Cresce soprattutto il numero di abitazioni locate con contratto agevolato per studenti, sia che si tratti di abitazioni locate per intero, che aumentano del 4,8% sia, soprattutto, che si tratti di abitazioni locate a stiudenti in porzione, che vedono un forte aumento del 18,5 per cento. C’è un buon rialzo, del 3,6%, delle abitazioni locate con contratti ordinari transitori, con durata cioè da 1 a 3 anni. La crescita riguarda anche il mercato delle locazioni con canone concordato, l’1,4% in più dell’omologo trimestre del 2023.
A Roma e Milano, il mercato delle locazioni residenziali presenta situazioni speculari nel terzo trimestre 2024.
A Roma, si assiste a una diminuzione dei nuovi contratti di locazione, quasi il 7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Tale calo è dovuto principalmente a una riduzione dei contratti agevolati con canone concordato e dei contratti ordinari di lungo periodo, che segnano rispettivamente una flessione dell’11% e del 7% circa, seguiti da una lieve diminuzione del numero di abitazioni locate con contratti agevolati per gli studenti, -0,9 per cento.
A Milano aumentano del +4,7% i nuovi contratti di abitazioni locate. La crescita è trainata dall’aumento osservato in quasi tutti i segmenti, in particolare nei contratti concordati, più che raddoppiati (+164,4%) rispetto al terzo trimestre 2023. Rialzo, quest’ultimo, da attribuire agli effetti del nuovo accordo territoriale per il comune di Milano, sottoscritto nel luglio del 2023. Nello stesso capoluogo lombardo, risultano in rialzo anche le abitazioni locate con contratti agevolati per studenti, +51% e con contratti ordinari transitori, +9,7 per cento.