Per comprendere le dinamiche del comparto immobiliare è fondamentale tenere sott’occhio l’andamento del mercato dei mutui. Oggi lo facciamo grazie ai dati dell’ultimo trimestre del 2022.
Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 12.855 milioni di euro nel quarto trimestre dello scorso anno. “Rispetto allo stesso trimestre del 2021 si registra una diminuzione delle erogazioni pari a -16,7 %, per un controvalore di oltre 2.580 milioni di euro. - afferma Renato Landoni, Presidente di Kìron Partner SpA -. È quanto emerge dai dati contenuti nel report Banche e istituzioni finanziarie – IV trimestre 2022 pubblicato da Banca d’Italia nel mese di marzo”.
Il 2022 si chiude con 55,3 miliardi di euro di mutui erogati, con un calo rispetto al 2021 del -9,2% pari a un controvalore in termini di volumi di -5,6 miliardi di euro. Vista la congiuntura socio-economica si può affermare che nel corso dello scorso anno il mercato del credito ha retto bene. Gli istituti, alla luce della forte liquidità di cui dispongono, hanno continuato ad erogare credito alle famiglie, ponendo particolare attenzione alla qualità del credito. Le agevolazioni a beneficio dei giovani previste nel PNRR hanno accellerato la concessione di credito per l’acquisto immobiliare. Il calo è stato progressivo.
Analizzando i dati relativi alle erogazioni dell’ultimo trimestre si rileva una contrazione del -12,8% delle operazioni a supporto di un acquisto immobiliare, mentre il calo è ben più sostenuto se si guarda alle sole sostituzioni e surroghe che segnano -63,6%. Si rileva un piccolo rimbalzo del rapporto tra operazioni di surroga e sostituzione e totale complessivo dei volumi che sale al 3,4% dal precedente 2,2%, dovuto principalmente a quella fetta di mutuatari che avevano optato per un mutuo a tasso variabile e che alla luce dell’aumento dei tassi sono passati al tasso fisso.
Quali sono le previsioni per l’anno in corso?
“Secondo le stime di Kìron - afferma Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA - per quel che riguarda l’anno corrente abbiamo già rilevato nei primi due mesi calo della domanda di circa 20 punti percentuali. La crescita dei tassi di interesse andrà ad allontanare dall’accesso al credito una parte di domanda riguardante le fasce di reddito più basse. Nel contesto macro-politico ed economico che stiamo affrontando in questi mesi non è facile tracciare una previsione, ci aspettiamo per il 2023 volumi di mutuo di poco inferiori di quelli registrati nel 2022. Un range di atterraggio potrebbe essere in area 48-50 mld di euro”- conclude Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA - Gruppo Tecnocasa.