Il futuro dell’edilizia sociale sostenibile si basa sul legno!
L’espansione delle grandi città e la continua crescita socio-demografica hanno determinato negli ultimi anni una crescente richiesta di alloggi da fasce della popolazione sempre più ampie.
Il diritto della persona ad un’abitazione, così come ad un lavoro, è un cardine imprescindibile per una società moderna, ed è arrivato il momento per l’Italia di segnare una svolta e trasformare quella che finora è stata una problematica in uno strumento per lo sviluppo sociale ed economico di un’intera nazione.
La risposta a questa crescente domanda è il Social Housing, attraverso la realizzazione di un’edilizia residenziale che sia da traino alla riqualificazione urbana delle nostre città, che consenta alle persone di abitare in quartieri moderni, caratterizzati da un elevato livello di qualità in termini di vivibilità, salubrità, sicurezza (anche antisismica) e soprattutto di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.
La risposta del Social Housing sarà convincente se, e solo se, riuscirà a coniugare la necessità di un alloggio a prezzi accessibili con la questione, altrettanto seria ed attuale, di trovare soluzioni ai problemi ambientali ed alle difficoltà di approvvigionamento energetico. Questi temi, insieme all’esigenza abitativa, rappresentano il nostro futuro, e quindi una grande responsabilità nei confronti delle future generazioni.
Il legno offre al committente le migliori soluzioni e garanzie per vincere questa sfida. Alla base dei progetti c’è la certezza di tempi di realizzazione veloci, con scadenze fissate e rispettate, la volontà di costruire seguendo esclusivamente i criteri più alti in termini di sostenibilità ambientale e certificazione energetica degli edifici.
L’uso di una tecnologia moderna e versatile permette di adattare ogni singolo progetto alle necessità specifiche di una zona o di un territorio, inserendolo in un contesto di integrazione sociale, che resta alla base del vivere civile.
La ricostruzione in Abruzzo che ha dato casa a 15.000 persone in solo 9 mesi dopo il devastante terremoto è stato il primo vero grande progetto di Social Housing in Italia, una sfida vinta soprattutto grazie al legno.