Oggi parliamo del Bonus Prima Casa e in particolare dei vantaggi riservati agli under 36. Una contribuente chiede all’Agenzia delle Entrate di chiarire un dubbio relativo all’utilizzo del credito Iva. Ecco di seguito il quesito.
“Mia figlia ha acquistato nel 2023 la prima casa con l’agevolazione under 36. Per l’utilizzo del credito Iva quanto tempo ha? È ad esaurimento o la compensazione e/o l’utilizzo vanno effettuati entro il 2024?”.
Paolo Calderone risponde su FiscoOggi
Come è noto, per gli acquisti soggetti a Iva è riconosciuto ai giovani acquirenti in possesso di precisi requisiti, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva pagata al venditore (articolo 64, comma 7, del decreto legge n. 73/2021).
La norma non ha indicato limiti temporali per l’utilizzo del credito che, ricordiamo può essere usufruito:
- in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato
- in diminuzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute su atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito.
Inoltre, può essere utilizzato in compensazione tramite modello F24, nel quale va indicato il codice tributo “6928”. In ogni caso, il credito d’imposta non può essere chiesto a rimborso.