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Bonus casa: si mantiene se ci si trasferisce all’estero?

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L’Agenzia delle Entrate chiarisce la possibilità di mantenere lo specifico Bonus Casa che dà diritto a una detrazione dell’Iva se si va a vivere all’estero
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L’Agenzia delle Entrate chiarisce la possibilità di mantenere lo specifico Bonus Casa che dà diritto a una detrazione dell’Iva se si va a vivere all’estero

Se acquisti un’abitazione ad alta efficienza energetica direttamente dall’impresa costruttrice, puoi beneficiare di una detrazione dell’Iva. Si tratta di un Bonus Casa che premia chi sceglie la sostenibilità. Ma cosa succede se ti trasferisci all’estero, anche solo per un periodo, prima di aver goduto dell’intero sconto? Una cittadina l’ha chiesto all’Agenzia delle Entrate. Leggiamo il quesito e poi la risposta del Fisco.

“Per motivi di lavoro sono dovuta temporaneamente andare all’estero. Nella città italiana in cui risiedevo fino a due anni fa ho acquistato un immobile di classe energetica A, con destinazione abitazione principale, e ho richiesto la detrazione del 50% dell’Iva pagata all’impresa costruttrice. Non essendo più l’abitazione principale, posso continuare a richiedere la detrazione nel mio modello Redditi?”.

La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi

L’art.1, comma 56, della legge n. 208/2015 ha previsto la possibilità di portare in detrazione dall’Irpef il 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva per l’acquisto (effettuato entro il 31 dicembre 2017) di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B, cedute dalle imprese costruttrici delle stesse. La detrazione va ripartita in dieci quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi.

La risposta al quesito è affermativa. Si potrà continuare a richiedere le residue rate di detrazione, poiché la norma non limita il beneficio fiscale all’acquisto dell’abitazione principale, essendo sufficiente che l’unità immobiliare acquistata sia a destinazione residenziale e di classe energetica A o B (circolare n. 7/2018).