Al Salone di Milano è stata presentata l’edizione 2023 dell’Osservatorio Compass, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento un fenomeno in crescita in materia di arredamento: il noleggio a lungo termine. Scopriamo di più.
Questa modalità di usufrutto è conosciuta da circa 1 italiano su 5 (23%), ma sono i Millennials (40%) e chi vive in affitto o comunque in un’abitazione di passaggio (31%), ad aver familiarizzato maggiormente con il servizio.
Ma quando potrebbe essere interessante adottare questa formula per l’arredo? Secondo gli italiani, soprattutto in caso di sistemazioni provvisorie ed emergenziali (29%) o di affitto (26%), specialmente per la Gen Z. Per 1 neo-genitore su 4 è inoltre utile per arredare la cameretta dei bambini.
E i vantaggi percepiti? Sono tanti. Tra questi spiccano la possibilità di risparmiare se non si vuole investire in una soluzione abitativa transitoria, di rinnovare periodicamente i complementi d’arredo (17%, con picchi del 28% tra i neo-genitori) e di un generale risparmio rispetto all’acquisto (14%). Da non sottovalutare il vantaggio “green”: per il 18% dei giovani della Gen Z, il noleggio a lungo termine è preferibile per l’impatto positivo in termini ambientali e di economia circolare: i beni, una volta terminato il noleggio vengono, infatti, rigenerati o destinati al mercato di seconda mano. I meno convinti sono, invece, gli over 75, quelli della Gen Silent, ancora fortemente legati al concetto di proprietà del bene.
Credito al consumo: tutti i numeri del settore
Nel 2022, gli italiani hanno richiesto prestiti finalizzati per un totale di €25 miliardi, in aumento del 3,8% sul 2021: di questi, €2,2 miliardi (il 9% del totale erogato) si riferiscono proprio al settore dell’arredamento, il più dinamico in assoluto, grazie ad un sorprendente +16,3% rispetto al 2021. Sia nelle grandi catene dell’arredamento che per gli altri distributori, sono aumentate le operazioni finanziate che hanno toccato un totale di 738mila operazioni (+6,6% sul 2021) con un ticket medio pari a €3.050 (+9,1%). Il credito al consumo si conferma, quindi, fondamentale per il comparto. Lo ribadiscono anche i dealer, secondo cui, se il cliente non avesse avuto la possibilità di finanziare l’acquisto, nel 69% dei casi avrebbe rinunciato del tutto o lo avrebbe rimandato nel tempo. A questi si aggiunge un ulteriore 16%, che ritiene che, senza il prestito, l’acquisto sarebbe stato effettuato dedicando un budget inferiore.
Cresce nel comparto anche la conoscenza e l’attivazione del Buy Now Pay Later: il 13% dei rivenditori offre già il servizio e un altro 6% ha intenzione di attivarlo nei prossimi mesi.