Quali differenze si notano tra le tre grandi metropoli italiane (Napoli, Roma e Milano) se le guardiamo dal punto di vista del mercato degli affitti? Andiamo a scoprirlo grazie a un’apposita analisi.
Il 2022, secondo l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, è stato l’anno in cui i canoni di locazione delle grandi città hanno registrato l’aumento più importante: la domanda cresce, spinta da studenti, lavoratori fuori sede e famiglie che fanno più fatica ad accedere al credito, l’offerta diminuisce sia per l’effetto degli affitti brevi sia perché i proprietari timorosi della morosità preferiscono tenere l’immobile vuoto.
Prezzi, tipologia e contratti
Milano si conferma la città con gli incrementi maggiori dei canoni di locazione. La ripresa del mercato si evidenzia anche dai tempi di locazione più brevi: 38 giorni.
Limitando l’analisi alle tre metropoli analizzate è Milano quella con i tempi di locazione più contenuti: 35 giorni.
Il bilocale è la tipologia più affittata nelle grandi città (40%), in modo particolare a Milano arriva al 49,9%. A Roma è al 43,5% e a Napoli arriva al 37%.
Nel capoluogo lombardo prevale il contratto a canone libero (67,0%), così come a Napoli anche se con percentuali più basse (41,7%). A Roma vince il contratto a canone concordato (64,8%).
L’affitto per scelta abitativa prevale a Napoli (77%) e Roma (56,2%) mentre a Milano vince la motivazione studio (34,8%).