Si è tenuto lo scorso 22 e 23 maggio a Boecillo, Valladolid (Spagna) il primo incontro tecnico generale del team di LowUP, il progetto che contribuirà al conseguimento degli obiettivi europei di riduzione dell’effetto serra e di incremento dell’efficienza energetica negli edifici del nostro continente.
42 mesi, 13 partner, 7 paesi, 3 tecnologie e 4 realizzazioni-campione: sono questi i numeri della prestigiosa iniziativa, che gode anche dei finanziamenti provenienti dal programma Horizon 2020 sulla ricerca e sull’innovazione nell’Unione Europea.
Il contributo di RDZ consiste nella progettazione e nella fornitura di un sistema di riscaldamento a bassa temperatura, legato all’approvvigionamento dell’energia da captazione ibrida solare-fotovoltaica e dal trattamento delle acque reflue. Questa soluzione integrata di produzione, immagazzinamento e distribuzione del calore sarà quindi studiata per rispondere adeguatamente ai requisiti di impiego presso edifici terziari di medie dimensioni, nuovi o da riqualificare.
Tutte le aziende selezionate e coinvolte in LowUP hanno quindi iniziato un lavoro congiunto per sviluppare le tecnologie più innovative, che saranno installate in quattro edifici-tipo: un impianto di trattamento delle acque, un laboratorio, uno stabilimento di autovetture e una casa di riposo per anziani.
In generale, la sfida di LowUP sul piano tecnologico è estremamente stimolante e profila all’orizzonte l’ideazione di sistemi altamente efficienti ed ecosostenibili per fornire energia termica estiva e invernale in ambito residenziale, terziario e industriale. Considerando che il settore delle costruzioni rappresenta in Europa il 40% del fabbisogno di energia finale e offre un ampio potenziale ancora inesplorato in termine di riduzione dei consumi, il progetto LowUP punta a massimizzare l’uso delle fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento e a contenere i costi imputati alla climatizzazione degli edifici.
www.lowup-h2020.eu