Come avviene il recupero del patrimonio edilizio tramite manutenzione?
La manutenzione (ordinaria e straordinaria) è il primo modo di prendersi cura di una casa. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, ovvero gli interventi atti a riparare, rinnovare o sostituire le finiture o a mantenere efficienti gli impianti senza alterazioni dell’aspetto esterno dell’edificio, ricordiamo che possono essere inseriti nel bonus facciate, ovvero l’agevolazione che permette di detrarre fino al 90% del costo dei lavori. Si tratta di interventi che non richiedono titoli edilizi particolari, se non in caso di intervento sugli impianti termici: in quel caso sarà necessario produrre una certificazione energetica ex L.10/91.
Per quanto riguarda invece la manutenzione straordinaria, ovvero gli interventi che hanno come obiettivo il rinnovamento di parte dell’immobile e la sostituzione completa degli impianti, sempre senza alterazione del volume complessivo dell’edificio, molti di essi rientrano negli interventi previsti dal Superbonus 110% e tutti nel Bonus ristrutturazioni. L’elenco è lunghissimo: rifacimento del bagno, sostituzione delle finestre e degli oscuranti, rimozione di tramezze, installazione di ascensori, consolidamento generale dell’immobile, apertura di nuove finestre e porte-finestre, interventi sul tetto e moltissimo altro.
Come fare recupero del patrimonio edilizio tramite ristrutturazione?
La ristrutturazione è l’intervento edilizio più radicale. Esso comprende infatti anche la demolizione e successiva ricostruzione totale dell’immobile, con possibili variazioni di cubatura, ma anche le sopraelevazioni e gli ampliamenti. In questo caso per poter procedere è assolutamente necessario dotarsi prima di un permesso di costruire rilasciato dall’ufficio tecnico comunale. Per quanto riguarda i bonus, se andiamo a ricostruire un edificio non antisismico in zona sismica avremo accesso ai vantaggi e alle detrazioni del Sismabonus. Anche il Superbonus 110% può essere attivato in caso di demolizione e ricostruzione di edifici.
E’ possibile recuperare il patrimonio edilizio attraverso il restauro e il risanamento conservativo?
Certamente sì. Gli interventi di questo tipo, pur permettendo la variazione della destinazione d’uso dell’immobile, hanno l’obiettivo di – citando il Testo Unico sull’Edilizia “conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere”. Anche in questo caso le tipologie di interventi sono molte: è possibile rimuovere elementi estranei all’organismo edilizio oppure aggiungere impianti ed accessori necessari al buon funzionamento dello stesso, come anche rinnovare, consolidare o ripristinare gli elementi costitutivi dell’immobile interessato.
Vuoi ristrutturare o ricostruire da zero la tua casa? Prima di iniziare, informati bene.
Come hai visto, il recupero del patrimonio edilizio passa attraverso una miriade di interventi diversi. Questo vale sia per l’edilizia tradizionale che per quella in legno. Se hai intenzione di pianificare nel prossimo futuro uno di questi interventi ed avere accesso alle agevolazioni, Lignius.it è il portale leader in Italia per quanto riguarda il mondo della bioedilizia. I nuovi prodotti, le aziende costruttrici certificate, i professionisti del settore, le novità di mercato, un blog aggiornato e tantissime guide pratiche, spunti creativi e curiosità legate al mondo dell’edilizia in legno.