Un test su una casa in legno vera che toglie tutt i dubbi
Record mondiale: una casa prefabbricata a telaio in legno resiste totalmente indenne a sette delle più devastanti scosse della storia in breve successione. L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo: le caratteristiche geologiche, la frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il nostro territorio e l’intensità che alcuni di essi hanno raggiunto, hanno determinato nel corso della storia un impatto sociale ed economico rilevante. I recenti terremoti dell’Aquila nel 2009 e quello dell’Emilia dello scorso anno, hanno dimostrato drammaticamente quanto alto sia il rischio di un evento sismico nel nostro Paese. In entrambi i casi nella fase di ricostruzione, che ha puntato a restituire in brevissimo tempo strutture civili, case e scuole alle popolazioni colpite, il legno ha giocato il ruolo di primaria importanza.
La velocità di esecuzione dei progetti, la sicurezza antisismica abbinata ad una qualità costruttiva sempre più elevata hanno messo i pregi di questo sistema costruttivo sotto gli occhi di tutta Italia, aiutando a capire le caratteristiche uniche di questa tecnologia e a sfatare molti preconcetti che esistevano, soprattutto se pensiamo che fino a metà degli anni sessanta era addirittura vietato (solo in Italia) erigere case in legno nelle zone sismiche. Un vero e proprio controsenso se andiamo ad analizzare le caratteristiche di questo materiale. Il legno, materiale storico utilizzato da secoli in architettura, rappresenta la risposta ideale al bisogno di realizzare strutture pubbliche e private in zone ad elevato rischio sismico, poiché per peso specifico risulta essere molto più leggero del calcestruzzo e quindi risponde meglio alle violente forze di un terremoto, e anche tra le tecnologie in legno si registrano pesi differenti. Inoltre il legno è molto più duttile rispetto al cemento, di conseguenza è in grado di dissipare in modo più efficace le sollecitazioni derivanti dalle scosse sismiche.
Un test per garantire la responsabilità nei confronti dei propri clienti
Ma il legno da solo non è sufficiente a far sì che una costruzione sia ritenuta antisismica: la reale sicurezza sismica deve essere certificata attraverso test di laboratorio e prove effettuate con strumenti idonei. Quindi nonostante la migliore risposta generale di una costruzione in legno rispetto ad una tradizionale, le associate a Lignius, mostrando un grande senso di responsabilità nei confronti dei propri clienti, e delle istituzioni per quanto riguarda la realizzazione di opere pubbliche, hanno investito negli anni molte risorse per ottimizzare tutti gli elementi che compongono una struttura in legno antisismica: ad esempio è stato dimostrato come sia fondamentale l’impiego di particolari connessioni e giunzioni fra le pareti e tra gli elementi costruttivi per determinare una risposta perfetta alle forze sismiche.
Alcune di queste aziende nell’ultimo anno hanno anche effettuato nei maggiori centri di ricerca sismica europei e mondiali test dal vero su proprie strutture realizzate in scala reale direttamente su piastre vibranti, che sono in grado di riprodurre fedelmente le accelerazioni di ogni terremoto. Tutti i test effettuati hanno dato risultati positivi sorprendenti, visto che le strutture hanno sopportato terremoti di intensità elevate e di grado distruttivo, molto più forti rispetto a tutti gli eventi accaduti nel nostro Paese, stabilendo anche il record su un edificio di 4 piani, il più alto testato in Europa.
Video: Test antisismico su una Casa Prefabbricata in Legno
Il parere dell’esperto
Prof Ceccotti qual è la differenza dal punto di vista sismico fra un edificio tradizionale ed uno moderno in legno?
“La legge italiana prevede su tutte le costruzioni in zona sismica lo stesso livello di sicurezza. A parità di antisismicità per realizzare una struttura che sia realmente sicura, non vi è dubbio che costi molto di più costruirla in cemento piuttosto che in legno. Infatti con le tecnologie moderne di prefabbricazione, questo materiale ha compiuto un ulteriore salto di qualità in termini di sicurezza sismica. Sarebbe importante, anche per questo, che in Italia il legno torni ad essere studiato nei corsi di formazioneuniversitaria di Ingegneria ed Architettura, poiché ormai da molti decenni nel nostro Paese si è smarrita la cultura di quello che, con le tecniche di lavorazione attuali, è uno dei materiali più innovativi”.